Scrivere bianco con un segno nero : la poesia di Fallacara
Scrivere bianco con un segno nero : la poesia di Fallacara
“Uomo di quieta apparenza, ma con un fuoco silenzioso dentro come una cava di zolfo che bruci e barbagli”, così Carlo Betocchi descriveva l’amico e sodale Luigi Fallacara, nato a Bari nel 1890 ma trasferitosi a Firenze all’età di 22 anni e da allora indissolubilmente legato alle sorti della poesia novecentesca italiana che trovarono nel capoluogo toscano un luogo d’elezione. Poeta non tra i più celebri del nostro Novecento, Fallacara seppe tuttavia attraversare e interpretare, guidato da un imperativo etico-religioso personalissimo, le diverse spinte rinnovatrici che animarono la prima metà del secolo. Scortare il suo percorso poetico, che si snoda tra gli anni ’10 e i primi anni ’60, significa allora ripercorrere le tappe fondamentali della stessa poesia italiana primonovecentesca, a partire dagli esordi avanguardistici, passando per le esperienze di poesia pura, di marca soprattutto ungarettiana, fino alla contiguità con le assolutizzazioni sintattico-semantiche ermetiche, cui seguì una fase di ripiegamento e ripensamento che non abdicò tuttavia all’imperativo creativo e si produsse, tra il ’52 e il ’62, in cinque raccolte, solo una in meno rispetto a quelle che coprono gli anni ’25-’41.
- N° scheda: D0316057936
- ISBN-13: 9788893660402
- Autori: Di Nardo, Martina
- Città: Firenze
- Editore: Le Lettere
- Anno: 2019
- Mese: Gennaio
- Titolo della collana: Saggi
- Numero collana: 113
- Numero pagine: 572
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 24 cm
- Peso: 1409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Letteratura