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Santa Caterina da Siena in via Giulia : nel segno della lupa dal tardo Medioevo alla fine del Settecento

di Fachechi, Grazia Maria
ISBN: 9788891331212
Collana: Ecclesiae Urbis; 3

140,00 

Santa Caterina da Siena in via Giulia : nel segno della lupa dal tardo Medioevo alla fine del Settecento

140,00 

Santa Caterina da Siena in via Giulia : nel segno della lupa dal tardo Medioevo alla fine del Settecento

140,00 

Questo libro racconta una storia che ha come protagoniste Roma e Siena, legate da un destino che affonda le radici nel mito e nell’immagine della lupa. La vicenda si è svolta in un tempo molto lungo, in uno spazio molto piccolo, nel cuore della città eterna, in un’area occupata nel Trecento dal convento di suore domenicane, in gran parte provenienti dalla Toscana, intitolato a Sant’Aurea castri senensis, poi soppresso. Non lontano da questo luogo, sulla stessa Via Magistralis, si sono avvicendate nel corso di oltre due secoli e mezzo le costruzioni di due chiese nazionali senesi, dedicate entrambe a santa Caterina da Siena, la quale, nei pochi anni che trascorse a Roma, su questa strada dovette certamente passare. Alle due chiese, di cui oggi è possibile conoscere meglio i fatti grazie a un attento studio delle fonti e all’analisi di documenti in gran parte inediti, sono legati i nomi di vari membri di nobili famiglie di origine senese, i Chigi, i Borghese, i Sergardi, gli Zondadari, e quelli degli architetti e degli artisti che vi prestarono la loro opera, non solo provenienti dalla città toscana, ma anche romani, ‘forestieri’, stranieri. Fu nell’insieme un’impresa voluta dai Senesi ma determinata anche da stimoli e impulsi provenienti dall’esterno (rilevante fu, ad esempio, l’apporto di Urbino: è un’opera di Girolamo Genga che troneggia sull’altare della prima chiesa; è papa Clemente XI Albani a dare l’impulso decisivo per la costruzione di una seconda chiesa, più grande e più bella; è al pittore Gaetano Lapis che viene dato il compito non solo di dirigere il lavoro degli artisti chiamati a magnificare la storia spirituale di Siena ma anche di realizzare le tele da esporre nel punto focale dell’edificio). Ma soprattutto fu, in tutti e due i casi, una storia collettiva, scritta da un’intera comunità, che è cresciuta nel tempo arrivando ad essere, da semplice Compagnia della Nazione Senese, la Venerabile Arciconfraternita di Santa Caterina da Siena a Roma, tutt’oggi esistente e operante, e che, nella più profonda devozione alla sua santa e guidata dall’esempio della vita di quella straordinaria donna del Medioevo, ne perpetua la vocazione per la preghiera e per l’azione, custodendo con cura il proprio tempio, la sua Siena a Roma, la casa dove è sempre possibile tornare.

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