Per un’analisi del romanesco delle poesie di Mario dell’Arco attraverso le varianti d’autore
Per un’analisi del romanesco delle poesie di Mario dell’Arco attraverso le varianti d’autore
“Er matto, fermo avanti a lo scaffale,/ Belli o Trilussa o Pascarella: quale/ scejerà? Quatto-quatto/ sceje Dell’Arco. Allora nun è matto” . Attraverso questi quattro versi, comparsi nella loro veste definitiva in Basta (o no?) (1984), Mario dell’Arco (all’anagrafe Mario Fagiolo) colloca sé stesso nel novero dei grandi poeti della poesia romanesca. E a buon diritto: da tempo era già stato infatti riconosciuto dalla critica – da Pier Paolo Pasolini a Leonardo Sciascia – come l’innovatore della poesia romanesca. L’intento di questo volume è quello di offrire al lettore prima una panoramica sull’uso poetico del dialetto di Roma dall’inizio del Novecento a oggi, poi uno studio approfondito su Mario dell’Arco attraverso la raccolta e l’analisi di tutte le varianti che il poeta stesso ha apportato alle sue poesie nel corso delle varie ristampe. Questo lavoro di labor limae stilistico e linguistico non solo ci consente di conoscere più a fondo l’autore, ma ci dice anche qualcosa sullo status del romanesco contemporaneo.
- N° scheda: D0340060139
- ISBN-13: 9788876677847
- Autori: De Vecchis, Kevin
- Città: Firenze
- Editore: Franco Cesati editore
- Anno: 2020
- Mese: Gennaio
- Titolo della collana: Strumenti di linguistica italiana. Nuova serie
- Numero collana: 20
- Numero pagine: 297
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 24 cm
- Peso: 809 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Linguistica; Letterature in Lingua Italiana, Romena, Ladina