“Vita Nova” è un progetto fotografico che(Franco Fontana concepisce nel 2010 e che affronta il tema della morte. L’artista lo affronta in maniera personale e vivifica nella sua complessità, partendo da un luogo di rilevanza estetica mondiale, il Cimitero di Staglieno (Genova). I primi scatti sono esposti nella mostra curata, proprio a Staglieno, da Fabrizio Boggiano. Successivamente, nel 2011, un primo corpus di immagini viene esposto come sezione speciale nella Biennale di Videofotografia di Alessandria a cura di Sabrina Raffaghello. Dopo due anni di ricerche, coadiuvato dal prof. Franco Sborgi, la serie prende forma in oltre 40 scatti, dove il senso della morte è affrontato nel suo delicato rapporto di Eros e Thanatos, rendendo le statue funebri parte di una sensualità e di una estetica che le rende vive e suadenti. In qualche modo concettualmente l’artista chiude un cerchio: negli anni 80, nella sua ricerca sul nudo, il corpo di giovani donne era reso statuario, ora il corpo delle giovani donne rappresentate nei monumenti funebri è reso vivo e attraente. La morte è viva e ha una dolcissima figura femminile.