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Carlo e Amedeo di Castellamonte, 1571-1683 : ingegneri e architetti per i duchi di Savoia

Roma: Campisano Editore, 2016
Curatori: Merlotti, Andrea; Roggero, Costanza
ISBN: 9788898229574
Collana: Architettura e potere; 4

75,00 

Carlo e Amedeo di Castellamonte, 1571-1683 : ingegneri e architetti per i duchi di Savoia

75,00 

Carlo e Amedeo di Castellamonte, 1571-1683 : ingegneri e architetti per i duchi di Savoia

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Il quarto volume della collana Architettura e potere è incentrato su due delle figure che più hanno dato la loro impronta alla città di Torino: Carlo di Castellamonte (1571-1640) e suo figlio Amedeo (1613-1683). La loro esperienza biografica copre un’epoca che inizia dieci anni dopo il fissarsi della corte sabauda a Torino (1562) e termina lo stesso anno della morte di Guarino Guarini. I due Castellamonte ebbero una parte importante nella storia degli Stati sabaudi del Seicento. Fu a Carlo che il duca Carlo Emanuele I nel 1620 affidò il primo ampliamento della città. E fu ad Amedeo che nel 1673 Carlo Emanuele II affidò quello verso il fiume Po. Piazza San Carlo e via Po, spazi topici dell’urbanistica torinese, furono quindi opera loro. Se dalla città ci si sposta alla ‘corona di delizie’, la definizione che proprio Amedeo diede all’insieme di residenze sabaude intorno a Torino, Carlo ed Amedeo costruirono insieme il castello del Valentino, mentre al solo Amedeo si deve la realizzazione del borgo e della Reggia di Venaria. L’attività dei Castellamonte, insomma, svolse un ruolo unico nella storia della capitale piemontese e gli architetti attivi in seguito nella città – anche i più grandi Guarini e Juvarra – operarono in una trama architettonica e urbanistica che questi avevano disegnato in precedenza, fedeli e concreti esecutori delle politiche ducali.Il volume raccoglie saggi che arricchiscono le nostre conoscenze su due figure centrali per la storia della Torino barocca.

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