Inferno dantesco = Dante’s Inferno

ISBN: 9788867872329
Collana: Storia dell´arte

30,00 

Inferno dantesco = Dante’s Inferno

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Inferno dantesco = Dante’s Inferno

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Le cinquanta illustrazioni realizzate nel 2012 con pennino e inchiostro di china qui presentate nascono dal proposito iniziale dell’artista padovano Alberto Bolzonella di rivisitare, sulla scia del ricordo degli studi giovanili, i trentaquattro canti dell’Inferno Dantesco. Nonostante molto tempo sia trascorso da quelle prime letture scolastiche della Divina Commedia, emozioni e suggestioni visive sono sorprendentemente riaffiorate, a conferma, una volta di più, della straordinaria forza evocativa dei versi danteschi. Questa prima rilettura dell’Inferno è sfociata nell’ambizioso progetto di una sua illustrazione integrale che potesse, anche attraverso una ricca parte introduttiva di contributi a carattere multidisciplinare e la lettura attenta e analitica dei singoli canti condotta da Giuseppe Iori, coinvolgere il lettore in una esperienza speciale e forse in una maggiore e più facile comprensione del poema stesso. I disegni di Bolzonella danno concretezza visiva ed espressiva agli straordinari scenari descritti nei versi trecenteschi di Dante. Attraverso una sequenza emozionante di tavole a colori di grande formato, che ci conduce per i sentieri di un viaggio tenebroso e insieme affascinante, incontreremo le anime traghettate dal demone Caronte nelle viscere buie della Terra, dove tra sofferenza e atroce dolore, nell’abisso senza fine dei gironi infernali, dovranno espiare le proprie colpe. Così vedremo apparire i dannati immersi nel fiume di sangue bollente o nella pece incandescente, costretti a far rotolare macigni pesantissimi o immersi nel ghiaccio eterno. Demoni giganteschi come Minos, Pluto, il Minotauro, Cerbero, le orribili Arpie o la spaventosa Medusa, faranno la loro comparsa, protagonisti di situazioni inaspettate, incredibili, che suscitano sgomento ma anche riflessione, facendoci apprezzare questo capolavoro e comprendere come abbia anche, ancora, una sua straordinaria attualità.

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