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Adolfo Wildt (1868-1931) : l’ultimo simbolista : catalogo di mostra, Milano, Galleria d’Arte Moderna, 27 novembre 2015–14 febbraio 2016

Milano: Skira, 2015
Curators: Avanzi, Beatrice; Ferlier, Ophélier; Mazzocca, Fernando
ISBN: 9788857230924

42,00 

Disponibilità da verificare

Adolfo Wildt (1868-1931) : l’ultimo simbolista : catalogo di mostra, Milano, Galleria d’Arte Moderna, 27 novembre 2015–14 febbraio 2016

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Adolfo Wildt (1868-1931) : l’ultimo simbolista : catalogo di mostra, Milano, Galleria d’Arte Moderna, 27 novembre 2015–14 febbraio 2016

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Artista senza pace egli è, e senza bellezza, se per bellezza si intende proporzione e serenità e, pur nel dolore, il ritmo e la cadenza che trasformano il grido in canto e il tumulto in armonia. Ma in questo suo rotto tormento, in questa incessante fatica di trovare, per rivelarlo, un insolito linguaggio, in questa volontà d’esprimere l’invisibile e di torcere il corpo umano finché ne sprizzi l’anima, Wildt è anche d’una sincerità così schietta che forse un giorno sarà considerato come il vero esponente della nostra epoca stanca ed ansiosa, dicono, credula e curiosa, affannata a picchiar su ogni pietra nei muri del suo carcere pur di trovare la via della fuga verso l’infinito e la speranza. Un omaggio al grande scultore italiano virtuoso del marmo, visionario interprete delle emozioni e delle aspirazioni umane. Vicino al movimento Liberty e al Simbolismo, Adolfo Wildt (1868-1931) ha saputo elaborare un originale linguaggio in cui l’espressionismo si mescola con reminiscenze di arte antica, gotica e rinascimentale, in un equilibrio inedito tra la potenza espressiva del modello e la grazia di motivi puramente decorativi. Estraneo al mondo delle avanguardie, Wildt conobbe un successo di critica controverso, sia per via dei soggetti talvolta oscuri delle sue opere, sia per alcune sue scelte formali considerate eccentriche. Dopo la sua morte fu infatti vittima di una condanna all’oblio decretata dalla critica, che non condivideva la sua poetica […]

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