Negli ultimi anni il mondo ha assistito alla crescita di una lunga spirale di violenza. L’attenzione dei media e della politica, della ricerca accademica e del dibattito intellettuale, si è spesso soffermata sul ruolo che le credenze religiose sembrerebbero ricoprire in alcuni contesti di conflitto oppure tra le motivazioni alla radice di fatti di sangue e tragedie. Gli interrogativi che conflitti e fatti di sangue ponevano, erano principalmente i seguenti: sono effettivamente le religioni fucina di violenza? E nel caso, a quali condizioni le religioni possono essere la miccia da cui promana questa spirale? Tramite l’analisi di casi di studio che fotografano le principali tematiche indagate in questi anni dalla ricerca, i contributi raccolti in questo volume rispondono a queste e altre domande, verificandone allo stesso tempo il fondamento e la correttezza.