Fra i protagonisti della scena architettonica del xx secolo, con “Città Industriale”, qui riproposto nella sua interezza, Tony Garnier presenta un progetto completodi città, concepita sia come insieme, sia nelle singole parti costitutive (fabbriche, scuole, stazioni, edifici pubblici e abitazioni), progettata fin nei materiali impiegati per la costruzione. Il modello di Garnier, che sarà la base per la creazione delle nuove città industriali nell’Unione Sovietica degli anni ’30, è ancora oggi di grande importanza e va riletto ben oltre i limiti del movimento razionalista entro cui di solito si ascrive Garnier. Si devono infatti valutare i suoi nessi con la cultura sociale e riformista del secolo scorso per comprendere quanto la sua visione organica e simbolica attraversi e superi i limiti progettuali fissati in seguito dal movimento moderno.