L’operazione compiuta da Casimiro Porro in collaborazione con Giampiero Borghini non costituisce soltanto il memoriale di un’attività svolta per oltre cinquant’anni nel mercato dell’arte, ma vuole anche ribadire un’idea di fondo che dovrebbe stare, ma spesso non sta, alla base del rapporto tra arte e mercato, tra tutela e gestione dei beni culturali: l’elasticità. Da Elasticità di Umberto Boccioni del 1912, proveniente dalla mitica Collezione Jucker e oggi al Museo del Novecento di Milano, si parte per ricostruire la vicenda della collezione dal punto di vista di chi ne ha curato la transazione dal privato al pubblico. Porro lascia quindi mano libera ai ricordi, che prendono il nome di Gianfranco Ferroni, Giovanni Testori, Carlo Volpe, Federico Zeri, Giuliano Briganti, Paolo Volponi, per non citare che alcuni. Chiudono il volume quattro interviste a quattro grandi amici-collezionisti, che arricchiscono la riflessione sul tema del mercato dell’arte e sulla passione e i modi del collezionare: Guido Rossi, Francesco Micheli, Mario Scaglia, Giuseppe Jannaccone. Giampiero Borghini è stato corrispondente da Londra per Rinascita e vice-direttore de L’Unità. Per Einaudi ha tradotto dal russo opere del filosofo Aleksandr Herzen e, per il Mulino, dello storico Victor Rutenburg. Ha svolto la sua carriera politica da riformista, ricoprendo gli incarichi di assessore e presidente del Consiglio regionale della Lombardia e, tra il 1992 e il 1993. Casimiro Porro è stato co-fondatore…