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Klimt e l’arte italiana

Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, 2023
Curatori: Avanzi, Beatrice; Sgarbi, Vittorio
ISBN: 9788836654703

39,00 

Klimt e l’arte italiana

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Klimt e l’arte italiana

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Il volume indaga l’influenza che Gustav Klimt esercitò su numerosi artisti italiani del primo ’900, contribuendo al delinearsi di una delle pagine più affascinanti dell’arte del secolo scorso. Vengono infatti analizzate per la prima volta in modo esaustivo le opere di pittori e scultori che accolsero le suggestioni dell’artista austriaco, dopo l’eco suscitata dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1910 e all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911. Sarà presa in esame l’opera di pittori attivi a Venezia, quali Vittorio Zecchin e i giovani “dissidenti” di Ca’ Pesaro (Teodoro Wolf Ferrari, Mario Cavaglieri, Felice Casorati), o coinvolti nelle grandi imprese decorative della Biennale (Galileo Chini). Accanto a loro, altri artisti di area trentina, quali Luigi Bonazza, Luigi Ratini e Benvenuto Disertori, che, per prossimità geografica e storica, furono particolarmente vicini al clima delle Secessioni. La cultura mitteleuropea ispira inoltre l’opera di Adolfo Wildt, scultore che diede vita a un linguaggio personalissimo, basato sulla preminenza della linea e di un accentuato decorativismo, che indussero la critica a definirlo “il Klimt della scultura”. Attraverso circa 200 opere provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private, il volume illustra un panorama vario e complesso, nel quale discipline diverse – dalla pittura alle arti decorative – convivono, in Italia, sotto il segno del gusto sontuoso e decadente della Secessione.

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