Johann Carl Loth

di Fusari, Giuseppe
Soncino: Edizioni dei Soncino, 2017
ISBN: 9788890964305

240,00 

Johann Carl Loth

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Johann Carl Loth

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In quel 1691 Loth era impegnato per Firenze in un’opera di grande formato: la Morte di san Giuseppe per la cappella Feroni alla Santissima Annunziata, per la quale le fonti antiche indicavano (ma senza supporto documentario) la commissione diretta del Medici. Opera di confine, con l’aggrovigliarsi dei corpi, arrotondati dalla luce caldissima che li svela, è vicina all’Adorazione dei Magi di Graz e alla Madonna del Rosario già a Tegernsee e assomiglia solo nell’invenzione e non nel farsi quasi decorativo delle figure all’altro Pio transito, quello per la cappella Civran in San Giovanni Crisostomo (1685 circa). A seguire, anche idealmente a pochi passi da questa stanno due delle tele di sicura committenza medicea: lo Scorticamento di Marsia e Adamo piange Abele morto, entrambe nelle collezioni degli Uffizi, dove la riproposizione del Galata morto, già utilizzato da Loth, ma topico pure per i ‘tenebrosi’, viene impiegato nel gran nudo riverso di entrambe, probabilmente in omaggio al pezzo romano delle collezioni medicee, se non addirittura su diretta sollecitazione di Ferdinando. Ciò che colpisce in entrambe è il farsi sempre più mobile della pennellata che crea una vibrazione luministica non più per masse compatte ma per umbratili passaggi umorali che quasi disfano la compattezza marmorea dei nudi ridonando loro una carnosità prepotente e drammatica ma non più in senso spietatamente naturalistico bensì come indagine quasi introspettiva che ancora una volta pesca, quanto…

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