Imola segreta, II : ville e giardini dell’imolese
Imola segreta, II : ville e giardini dell’imolese
Sono in gran parte nobili, qualche borghese e anche ecclesiastici i fondatori delle ville nell’Imola del XVII e XVIII secolo. Di molti di loro e delle loro famiglie si accenna in questo lavoro. Le ville imolesi erano principalmente destinate ad un uso privato, riservato alla famiglia ed agli amici. Questa funzione più raccolta di svago e di otium traspare già dall’architettura stessa degli edifici, all’esterno quasi sempre molto sobri, anche se con interni eleganti e decorati, ma generalmente privi di grandi scaloni e saloni di ricevimento. Non sono mai state residenze di rappresentanza, questa era svolta nei palazzi in città. Enzo Cordaro e Giovanni Sabbatani ben rappresentano nei loro scritti questa destinazione d’uso riferita al conte Camillo Zampieri letterato, senatore imolese, e proprietario di una villa in Cantalupo: “Quivi egli dimorava, ora nei mesi estivi, in solitudine… ora all’autunno coi figli e con la moglie; la villa ospitò anche per più di un giorno, l’uno o l’altro dei suoi amici… In Cantalupo una villetta l’ebbe si cara, che facea il suo massimo diletto il ritirarsi in quella solitudine tra dolce ozio lungi dagli uomini insulsi e dalle cure affannose… come in leggiadri versi ne poneva avviso agli ospiti”. Altra caratteristica di queste dimore padronali è spesso anche la notevole contiguità fra l’abitato nobile o comunque signorile e quello colonico.
- N° scheda: D0760060913
- ISBN-13: 9788875866280
- Autori: Nildi, Giampaolo
- Città: Imola
- Editore: Editrice La Mandragora
- Anno: 2020
- Mese: Aprile
- Numero pagine: 216
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 28 cm
- Peso: 1409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Architettura di Edifici per Abitazione; Storia d'Italia