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Imola segreta, II : ville e giardini dell’imolese

di Nildi, Giampaolo
ISBN: 9788875866280

30,00 

Imola segreta, II : ville e giardini dell’imolese

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Imola segreta, II : ville e giardini dell’imolese

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Sono in gran parte nobili, qualche borghese e anche ecclesiastici i fondatori delle ville nell’Imola del XVII e XVIII secolo. Di molti di loro e delle loro famiglie si accenna in questo lavoro. Le ville imolesi erano principalmente destinate ad un uso privato, riservato alla famiglia ed agli amici. Questa funzione più raccolta di svago e di otium traspare già dall’architettura stessa degli edifici, all’esterno quasi sempre molto sobri, anche se con interni eleganti e decorati, ma generalmente privi di grandi scaloni e saloni di ricevimento. Non sono mai state residenze di rappresentanza, questa era svolta nei palazzi in città. Enzo Cordaro e Giovanni Sabbatani ben rappresentano nei loro scritti questa destinazione d’uso riferita al conte Camillo Zampieri letterato, senatore imolese, e proprietario di una villa in Cantalupo: “Quivi egli dimorava, ora nei mesi estivi, in solitudine… ora all’autunno coi figli e con la moglie; la villa ospitò anche per più di un giorno, l’uno o l’altro dei suoi amici… In Cantalupo una villetta l’ebbe si cara, che facea il suo massimo diletto il ritirarsi in quella solitudine tra dolce ozio lungi dagli uomini insulsi e dalle cure affannose… come in leggiadri versi ne poneva avviso agli ospiti”. Altra caratteristica di queste dimore padronali è spesso anche la notevole contiguità fra l’abitato nobile o comunque signorile e quello colonico.

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