Alberi : the aleph beth of nature
Alberi : the aleph beth of nature
Le civiltà arcaiche usavano lo spazio “come luogo rituale di suggestione dove l’uomo […] potesse entrare in contatto con gli archetipi, ossia con le forme germinali della coscienza” (Grazia Marchianò). Perché gli archetipi si pongono come una sorta di “timoni psichici”, così come lo spazio, “ossia da struttura suscettibile di organizzare gli insiemi archetipici latenti nella coscienza”. L’arte contemporanea instaura così un dialogo fruttuoso con lo spazio che la contiene, sviluppandosi e completandosi pienamente secondo direttrici emotive che tengono conto della nostra variabile capacità umana di entrare in risonanza psichica con le cose che ci circondano. Perché la spazialità di un luogo, di un’architettura, instaurano con l’opera in essa collocata un rapporto di rimandi fertili e complessi. “Una installazione è sempre una possibilità esperienziale. Sculture come opera aperta. […] Spazio emozionale come continuum, serrata crescita di un naturale-non naturale organico. Un “precipitato” che ci pone in un altrove altamente emozionale” (M.Z.).
- N° scheda: D1022064676
- ISBN-13: 9788885440623
- Autori: Zattini, Marisa
- Città: Cesena
- Editore: Il Vicolo
- Anno: 2022
- Mese: Gennaio
- Numero pagine: 103
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 33 cm
- Peso: 2409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Multilingua
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Genere: Catalogo di Mostra