E’ il “sogno” che Arturo Ottolenghi e la moglie Herta Wedekind nel 1923 progettano di realizzare ad Acqui Terme, sulla loro proprietà fra i vigneti di Monterosso. Ripercorrendo la storia delle loro vicende questo volume descrive un esempio, forse unico in Italia, di collaborazione feconda e duratura tra illuminati committenti e pittori, scultori, architetti, arredatori, paesaggisti e giardinieri. Per oltre cinquanta anni, fra il 1922 e il 1965, il lavoro di questi artisti dà forma allo straordinario complesso paesaggistico e architettonico di Villa Ottolenghi-Wedekind, solcando le esperienze architettoniche internazionali, facendo proprie le funzionalità secessioniste, le identità critiche del Razionalismo, il respiro dell’International style.