Villa Albani Torlonia : alle origini del Neoclassicismo
Villa Albani Torlonia : alle origini del Neoclassicismo
Nel 1747 il cardinale Alessandro Albani, nipote di papa Clemente XI, commissionò la costruzione di Villa Albani a Carlo Marchionni che completò il cantiere quindici anni dopo. Ben presto la Villa, non tanto destinata a residenza quanto alla funzione di vero e proprio museo, traboccante di scultura classica, romana in gran parte, ma anche rari originali greci ed ellenistici, nonché di dipinti di varia epoca, diviene meta obbligata per i Grand Touristes, per gli artisti e letterati, per i monarchi e aristocratici che transitano nell’Urbe, trasformandosi in laboratorio e accademia culturale. Johann Joachim Winckelmann, bibliotecario e curatore del cardinale, qui viveva in alcune piccole stanze concesse dal suo patron nella “Casina del biliardo”. Nel parco si trovano vari edifici minori e folies pittoresche, tra cui il Tempio di Diana, quello “delle cariatidi” il Canopo e il tempietto diruto. Winckelmann, teorico del neoclassicismo, arte basata su “una nobile semplicità e quieta grandezza”, era giunto a Roma dalla Germania dove era nato nella remota Stendal. È proprio lui che scrive: “A Roma esistono case e palazzi più belli che in tutto il resto dell’Italia messo insieme. Il più bell’edificio del nostro tempo è la Villa del cardinale Alessandro Albani e la sala di questa villa può dirsi a buon diritto la più bella e magnifica del mondo”.
- N° scheda: D0121063771
- ISBN-13: 9788891832153
- Autori: Listri, Massimo
- Città: Milano
- Editore: Electa
- Anno: 2021
- Mese: Settembre
- Numero pagine: 336
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 29 cm
- Peso: 1409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia