Chi oggi si avvicina al monastero di San Benedetto di Conversano, specie se proviene dall’esterno della città e si muove in direzione delle mura antiche tuttora sottoposte alle strutture medievali che circondano dal lato orientale l’imponente edificio, ne riceve subito un’impressione di monumentalità, che viene anche ribadita dalla vista del portale e del campanile seicenteschi che affacciano su via San Benedetto. Il massiccio portale e l’alto campanile incombono sulla breve strada che li fiancheggia, e qui la ristrettezza degli spazi circostanti contribuisce ad ingigantire la severa fabbrica dell’ex monastero che occupa l’intero isolato urbano. Infatti, il solido e compatto edificio che racchiude l’antica sede conventuale prosegue sino a fronteggiare il palazzo vescovile e la cattedrale, che chiudono la vista prospettica in fondo alla strada. Il visitatore dell’odierno complesso ex conventuale coglie già dall’esterno, nelle particolarità architettoniche e nei dettagli artistici che la chiesa mostra nella sua muratura, la singolarità del luogo: uno stemma papale, un altro sormontato dalla corona comitale, leoni scolpiti nella pietra, capitelli e decori vegetali. Simboli e richiami storici evocano un passato lontano: ci troviamo di fronte a un percorso storico lungo mille anni ed oltre. Siamo nella sede del San Benedetto di Conversano, il celebre monastero reso potente nell’XI secolo dai normanni e governato da abati che amministrarono e ressero anche in spiritualibus…