In questi bozzetti la narrazione si dipana tra la serenità di un tempo bucolico ed il dramma di un tempo barocco. Le emozioni vengono guardate, riconosciute, curate e catalogate, come fossero disposte su scaffali di una personale libreria: qui, come i libri pi amati, vengono a volte accarezzate, aperte, rilette. Questo è un atto in cui l’autrice esibisce se stessa insieme all’oggetto della sua riflessione. In una società che tiene nascosto così tanto di sé, che cela gelosamente l’“essere” mentre ostenta l’“avere”, ciò di per sé è già straordinario. (dalla prefazione di Ornella Bruno)