Nell’epoca contemporanea si è consolidata la consapevolezza che la configurazione dello spazio gioca un ruolo determinante nell’indurre comportamenti virtuosi, tanto che l’architettura può essere considerata portatrice di salute e di benessere per l’uomo. Il volume muove dalla convinzione che, per curare le malattie determinate da scorretti stili di vita, all’azione terapeutica diretta deve essere affiancata una efficace azione di prevenzione attraverso la diffusione di validi modi di muoversi in città basati su una adeguata attività fisica, e che tali obiettivi si debbano anche raggiungere ripensando la struttura della città stessa. Il focus della ricerca è quindi il rapporto tra “movimento urbano” e “salute” e si incentra sull’individuazione degli interventi da compiere in funzione dell’incentivazione del “movimento” cosiddetto “dolce”. Il volume, nella prima parte, raccoglie i testi che approfondiscono gli aspetti teorici multidisciplinari mentre nella seconda parte illustra i progetti avviati su quattro casi studio individuati nelle città di Roma e Montréal.