Il volume tratta il tema degli ufficiali pubblici minori del comitato di Piacenza in età carolingia, indagando sia coloro che furono attivamente coinvolti nell’esercizio della giutizia (locopisti, scabini, sculdasci), sia coloro che, pur rivestendo un qualche ufficio, furono deputati ad altre mansioni quali l’amministrazione di beni fiscali oppure l’esazione di censi o tributi (curatores, perequatores, racionatores, scarii e vicedomini). Il nucleo centrale della ricerca verte sul rapporto con la società locale declinato sotto vari aspetti quali le strutture famigliari, i legami sociali e clientelari, lo spazio di esercizio delle funzioni pubbliche e private, il patrimonio fondario, la professione di legge e le modalità di sottoscrizione. Seguendo queste strade è stato così possibile precisare meglio il loro retroterra socio-culturale, ponendo in luce un dialettico rapporto tra prerogative d’ufficio e istituzioni locali.