Pubblicata nel 1444, la Roma instaurata costituisce il primo capitolo della trilogia storico-antiquaria di Biondo Flavio, che si completerà nei decenni successivi con l’Italia illustrata e la Roma triumphans. Roma instaurata si inserisce però anche in un preciso e ben delimitato ambito di studi, se non in un vero e proprio genere letterario, quello delle descrizioni di Roma, nato già nell’antichità con i Regionarii urbis Romae e fortunatissimo nel Medioevo, che ne produsse numerose redazioni. Con uno scarto notevole, però, che è bene evidenziare da subito: a differenza delle descriptiones medioevali – si pensi in particolare alle varie versioni, in latino e in volgare, dei Mirabilia urbis Romae –, Roma instaurata non si propone come una guida per pellegrini devoti ma come un’opera di restauro storico di Roma antica e dei suoi monumenti. Da qui il metodo combinatorio di Biondo, dove lo studio metodico delle fonti antiche si intreccia con l’attenzione per le rovine archeologiche, pur privilegiando ancora le prime sulle seconde: starà alla generazione successiva, ben instradata da un antiquario del calibro di Pomponio Leto e giunta a maturazione con Bartolomeo Marliani e Pirro Ligorio, riequilibrare i rapporti tra fonte storica e fonte materiale, nella direzione di una …