Rinascimento perduto : la letteratura italiana sotto gli occhi dei censori (secoli XV-XVII)
Rinascimento perduto : la letteratura italiana sotto gli occhi dei censori (secoli XV-XVII)
Anche se gli indici romani dei libri proibiti del Cinquecento registrano un numero esiguo di autori e di opere letterarie, gli interventi sulla letteratura di svago furono molto ampi. Dalla novellistica al romanzo cavalleresco, al poema biblico, alla satira: i censori individuavano ovunque segni di anticlericalismo, lascivia e oscenità, o commistione fra sacro e profano, fra pagano e cristiano. Il libro ricostruisce i meccanismi che portarono alla distruzione di un vastissimo patrimonio culturale, alla manipolazione di opere mediante l’espurgazione, a profonde trasformazioni di generi letterari, come pure alla prassi dell’autocensura. Se lo scopo dell’azione repressiva era la moralizzazione dei fedeli, non vi è dubbio che, unita alla rimozione della Sacra Scrittura e dei libri di contenuto biblico in volgare, alla liturgia e alla recita delle preghiere in latino, essa consentì alla Chiesa di esercitare più facilmente il suo potere sulle menti e sulle coscienze, riducendo i fedeli a “minorenni perpetui”.
- N° scheda: D0120057944
- ISBN-13: 9788815280206
- Autori: Fragnito, Gigliola
- Città: Bologna
- Editore: Il Mulino
- Anno: 2019
- Mese: Gennaio
- Numero pagine: 325
- Illustrazioni: COL
- Dorso: 21 cm
- Peso: 609 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia