Il ritorno alla confraternita di San Benedetto Bianco alla consapevolezza dei fiorentini, attraverso il recupero e la valorizzazione sana del suo lascito artistico, è fra i traguardi che il sistema dei musei d’arte di Firenze poteva raggiungere ed ha raggiunto integrando la tutela dei beni artistici sul territorio, la disponibilità di sedi espositive e la capacità di sviluppare progetti di valore. I quadri a loro tempo patrimonio della confraternita di San Benedetto Bianco vengono ora a conferire con la loro temporanea presenza una rinnovata sacralità all’interno dell’area della Cappella Palatina.