Praiano nel 1752

di Paolucci, Fabio
ISBN: 9788872970133
Collana: Catasti onciari del Regno di Napoli; 44

30,00 

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Nelle pagine del testo sulla descrizione del catasto Onciario, tra i tanti nomi nel quale l’autore si è imbattuto desta particolare curiosità il quello di un militare, il soldato a’ cavallo del Regimento Dragone della Regina Domenico Irace fu Matteo di 26 anni, che abita nella casa patrimoniale di un fratello sacerdote a Praiano confinante con i beni di un tale Luca Buonocore. Durante il XVII secolo e gli inizi del XVIII secolo un dragone era tradizionalmente un soldato addestrato al combattimento a piedi, ma che si muoveva a cavallo. Il nome deriverebbe dalla principale arma utilizzata, una carabina o moschetto corto chiamato dragon per il fumo che emetteva allo sparo. Un’altra ipotesi fa risalire il nome a Guillaume de Gomiécourt, signore di Wailly nell’XI secolo, che ricevette l’appellativo di Dragon da Enrico I di Francia per la sua determinazione nel combattere gli inglesi. Più tardi suo figlio, Raoul Dragon de Gomiécourt, reclutò una truppa di soldati addestrati a combattere sia a piedi che a cavallo, che presero il nome e il vessillo dal loro comandante. Gustavo II Adolfo di Svezia nel XVII secolo introdusse questo tipo di truppe nel proprio esercito. Allora il dragone era armato di una sciabola, di un’ascia e di un fucile. La maggior parte degli eserciti europei imitò il sovrano svedese. Per tutto il secolo successivo il carattere di fanteria della specialità continuò ad attenuarsi per poi scomparire. Il termine “dragoni” finì per indicare la cavalleria media a…

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