Politica, lavoro e società dell’Italia tra Otto e Novecento
Politica, lavoro e società dell’Italia tra Otto e Novecento
Stiamo vivendo da anni un momento non felice per la Storia; i giovani vivono nell’Età dell’informazione, come scrive Manuel Castells, vivono il tempo senza tempo, dove si riduce la possibilità diacronica della riflessione sul rapporto tra passato e futuro e dove tutto è invaso dalle informazioni pratiche e immediate e, perciò, si tende verso la perdita della memoria collettiva della nostra storia nazionale e locale. La crisi della Storia è cominciata nel 1989, quando con il crollo del muro di Berlino e con la vittoria del modello democratico liberale occidentale sembrò che fosse finito lo scontro fra due grandi sistemi: capitalismo e comunismo. Da quel momento si è avuta l’impressione che fosse nato un nuovo mondo: un mondo senza storia. Sembrò che quest’ultima, intesa come lotta o conflitto, avesse trovato la sua fine e come conseguenza ci si aspettava una pace mondiale durevole; si entrò, invece, in un mondo controllato dal neoliberismo, con la predominanza della finanza internazionale. Il sapere storico, in questo quadro, ha perso la sua importanza; ha perso la sua importanza proprio nel momento in cui è finito il conflitto politico e si è avuto come conseguenza anche una l’eclissi del valore dell’insegnamento e della formazione scolastica della storia e con essa si è eclissata anche l’importanza della costruzione della memoria sociale, che prima si sviluppava all’interno delle famiglie, dei luoghi di lavoro, di studio, dei partiti politici e delle tradizioni operaie…
- N° scheda: D1109066617
- ISBN-13: 9791221401950
- Città: Lecce
- Editore: Youcanprint
- Anno: 2022
- Mese: Giugno
- Numero pagine: 364
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 24 cm
- Peso: 809 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Scienze sociali; Storia d'Italia