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Plutarchi Chaeronensis De tranquillitate et securitate animi Guillielmo Budaeo interprete

di Martinelli Tempesta, StefanoCuratori: Martinelli Tempesta, Stefano
ISBN: 9788884508447
Collana: Il ritorno dei classici nell'Umanesimo, III. Traduzioni; 10

42,00 

Plutarchi Chaeronensis De tranquillitate et securitate animi Guillielmo Budaeo interprete

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Anche se gli studi degli ultimi decenni hanno fatto emergere un numero cospicuo di traduzioni latine quattrocentesche dei Moralia plutarchei, resta nella sostanza ancora valido il giudizio a suo tempo espresso da Konrat Ziegler, secondo il quale furono le Vitae di Plutarco ad avere un notevole influsso sulla cultura quattrocentesca, piuttosto che i Moralia. Nella fattispecie, un testo come il De tranquillitate animi, così importante nella diffusione delle dottrine eutimistiche e che pure ebbe una circolazione umanistica nell’originale greco, non fu mai tradotto nel corso del Quattrocento. Dobbiamo la prima traduzione latina dell’opuscolo a uno dei padri fondatori degli studi greci in territorio transalpino, Guillaume Budé, che nei primi anni del Cinquecento aveva aperto la strada alla fortuna europea di Plutarco traducendo i Placita philosophorum (1502, per Germain de Ganay), il De fortuna Romanorum insieme al De Alexandri fortuna aut virtute (1503, per Pierre de Courthardy). Il De tranquillitate animi fu tradotto da Budé entro il maggio del 1505, tumultuario stylo, durante una missione che il re di Francia gli aveva affidato presso il papa, Giulio II, al quale la versione fu dedicata. Di questa traduzione, apparsa a stampa per la prima volta presso Josse Bade nel 1505 e poi più volte ristampata, sono sopravvissute – per quanto sinora emerso – tre copie manoscritte, delle quali una, il ms. lat. 124 della biblioteca di Ginevra, è considerata quella di dedica a Giulio II e…

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