Il libro contiene una raccolta di lettere totalmente inedite di Grazia Deledda. Le lettere deleddiane descritte nel libro, sono rimaste rinchiuse tra le carte del direttore della Rivista Letteraria prof. Arturo Giordano, fino a quando l’avvocato Pasquale, erede dell’Archivio del prozio, con evidente ed apprezzabile tremore le ha fotocopiate e rese disponibili, all’utilizzo di Neria De Giovanni.