Leonardo da Vinci e la lingua della pittura in Europa
Leonardo da Vinci e la lingua della pittura in Europa
Non è un paradosso parlare della lingua della pittura e soprattutto non lo è nel caso di Leonardo Da Vinci che nella pittura vede una forma di scienza, una maniera di esprimere la ricerca attraverso la trasformazione in immagini di un percorso mentale che, alla fine, è linguaggio. La pittura ha la forza dell’immediatezza e dell’universalità della comunicazione, caratteristica che le regala una marcia in più rispetto alle parole. Ma la pittura ha bisogno delle parole e Leonardo lo sa bene. Succede quando il discorso si piega a parlare della pittura. Lì le immagini sono silenziose, il lavoro dell’artista rischia di scomparire, il senso della ricerca rimane nascosto e allora le parole soccorrono. Del resto la formazione di Leonardo si sviluppa nelle botteghe fiorentine che tramandavano la loro cultura oralmente e empiricamente. Più tardi, a Milano, Leonardo diviene scrittore e vorace lettore. Si convince che la pittura necessita di un “libro della pittura” che precisi i principi della scienza della pittura e che ne codifichi una didattica.
- N° scheda: D0077066438
- ISBN-13: 9788822267975
- Città: Firenze
- Editore: Leo S. Olschki
- Anno: 2022
- Mese: Maggio
- Titolo della collana: Biblioteca Leonardiana. Studi e documenti
- Numero collana: 10
- Numero pagine: 492
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 24 cm
- Peso: 1409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Pagine Introduzione: XXVIII
- Curatori: Quaglino, Margherita; Sconza, Anna