La complessità e l’aspetto plurilinguistico dell’opera di Jan Fabre non accettano un attraversamento veloce, ma sollecitano un’investigazione profonda, che pone continue domande sulla relazione tra arte e teatro, tra oggetto e azione. Il progetto di inquadrare un aspetto specifico del suo percorso, le solo performances, in cui l’artista si fa elemento formante e attore dell’evento visuale, in un rapporto tra persona e pubblico, è apparso importante per dare corpo a una pubblicazione capace di tracciare le matrici individuali e interiori di una passione per la ricerca fluida tra i linguaggi dell’esprimersi e del comunicare. Germano Celant Curata di Germano Celant e pubblicata in occasione dell’importante esposizione romana, la monografia Jan Fabre. Stigmata. Actions & Performances 1976-2013 è un’immersione nell’universo visionario dell’artista che per la prima volta riunisce le azioni e le performance realizzate da Fabre dagli anni settanta a oggi. Disegni, fotografie, sculture, schizzi, immagini, film e documenti tracciano un excursus delle ricerche sviluppate dall’artista in questi anni e illustrano in maniera esaustiva la creatività di Fabre, permettendo al lettore di rivivere le azioni radicali dell’artista, le sue performance totalizzanti, intese come “per-for-azioni”, che analizzano, sfidano e usurano il corpo. Roma, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo 16 ottobre 2013 – 16 febbraio 2014