James Burnham : totalitarismo, managerialismo e teoria delle élites.

Aosta: Stylos Editrice, 2000
ISBN: 888777501X
Collana: Mestiere di storico; 1

15,49 

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James Burnham : totalitarismo, managerialismo e teoria delle élites.

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L’itinerario intellettuale di James Burnham (1905-1987), tra gli anni trenta e gli anni settanta del secolo appena conclusosi, ha attraversato l’intero spettro politico americano: dal socialismo rivoluzionario alla destra anticomunista ed ultraconservatrice. Dopo una battagliera militanza trockista, Burnham, sul finire degli anni trenta, entra in un serrato confronto teorico ed interpretativo con Trockij sul collettivismo e sulla burocrazia. Da quelle discussioni l’intellettuale americano trae spunto per la formulazione della teoria del ‘managerialismo’, inteso come la nuova configurazione sociale dell’era post-capitalistica, in fase di realizzazione su scala planetaria. La rivoluzione manageriale (1941), un’opera destinata a grande fortuna e tradotta in tutto il mondo, sarà per molti anni nel dopoguerra al centro di un ampio dibattito politico e sociale, ricostruito in questo libro. Il percorso di Burnham di progressivo allontanamento dalla prospettiva della sinistra rivoluzionaria, dunque, non è riducibile meramente ad un’abiura del marxismo, dovuta magari ad opportunismi carrieristici; la riflessione politica burnhamiana, al contrario, è coerentemente incentrata, in tutto il suo svolgimento, intorno a due fondamentali obiettivi polemici: il totalitarismo in atto in Unione Sovietica e quello potenziale ravvisato dall’autore americano nella politica liberal del proprio paese e, in generale, nel welfare occidentale. La teoria delle élites, inoltre, costituisce uno strumento interpretativo centrale nell’arsenale concettuale di Burnham di fronte all’articolata dinamica storica di cui egli è un inquieto osservatore / Prefazione di Bruno Bongiovanni.

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