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Giotto e il Novecento

Genova: Sagep Editori, 2023
Curatori: Sgarbi, Vittorio
ISBN: 9788863739312

38,00 

Esaurito

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Giotto e il Novecento

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La vicenda giottesca aveva avuto grande fortuna già nella pittura europea dell’Ottocento, che riproponeva l’episodio celeberrimo di Giotto e Cimabue, per trasformarlo in un esempio di narrazione romantica. I venti delle avanguardie artistiche allontaneranno la pittura e la scultura contemporanea da questa necessità di esemplarità e si concentreranno piuttosto sulle modalità lessicali, formali, alla ricerca di una nuova espressività, di una nuova lingua. In un clima ancora futurista e avanguardista nel 1916 Carlo Carrà pubblica sulle pagine della rivista “La Voce” un testo dedicato a Giotto, la sua Parlata su Giotto, aprendo la sua ricerca allo studio di questo artista, studio che riprenderà nella monografia del 1924 edita da Valori Plastici. È la concezione dello spazio che affascina i protagonisti del Novecento italiano, con un obiettivo programmatico, che asseconda il tempo e la politica italiana di quegli anni: riproporre la grandezza culturale dell’Italia. Ecco che Giotto viene assunto come modello e testimone della grandezza italiana nel passato e nel presente: la celebrazione del centenario nella mostra del 1937 a Firenze sancisce questa posizione della critica artistica italiana. Infine la visione delle opere di Giotto fu determinante in tre grandi maestri della contemporaneità: Henri Matisse, Mark Rothko e Yves Klein. Matisse fu tra i visitatori d’eccezione agli Scrovegni di Padova, mentre Rothko nel suo viaggio in Italia nel 1950 viene colpito dall’uso audace…

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