Fernando Costa
Fernando Costa
Fernando Costa nasce a Sarlat, nella Dordogna ricca di alberi di noce. Due anni prima, i suoi erano arrivati in Francia a piedi da Porto (Portogallo) per fuggire dalla dittatura di Salazar. Suo padre era un abile tagliatore di pietra. Costa invece trasforma oggetti che tutti conosciamo: i cartelli stradali. Taglia i cartelli smaltati, ricompone i segnali, li traduce in segni, in poesie. Il risultato è sorprendente. I suoi quadri, come ama definirli, sono di metallo. Alcuni sono figurativi, cugini della Pop Art, ma animati da una volontà narrativa e sensibile poiché mettono in scena personaggi e momenti tragici o comici che hanno toccato lo scultore nel corso della sua vita: Simone Veil, Robert Badinter, il ciclista Tom Simpson, i Beatles, Josephine Baker (la “Venere d’ebano” che ha vissuto in Dordogna, al Castello des Milandes, dal 1937 al 1969). Altri giocano con un’astrazione figlia dei cubisti e della musica meccanica di Edgar Varèse. Tutti testimoniano una libertà, un movimento, un’energia, un gioco fisico di colori primari. In formato tascabile o in trittici maestosi, le opere di Costa compiono qualcosa di molto prezioso: impregnano il metallo di emozioni.
- N° scheda: D0451057590
- ISBN-13: 9788874398232
- Città: Milano
- Editore: 5 Continents editions
- Anno: 2018
- Mese: Novembre
- Numero pagine: 184
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 35 cm
- Peso: 2409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Francese
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia