Catalogo della mostra tenuta a Genova, Palazzo Ducale, 6 novembre 2013 ­ 27 aprile 2014. Linee lunghe e fluttuanti, macchie di colore violento, figure deformate, angosciate e angoscianti. L’arte del norvegese Edvard Munch è spazzata dal tormento esistenziale del pittore e della sua epoca: l’ansia della morte e del corpo che cambia, l’orrore della malattia, il mistero sconvolgente del sesso e della donna. Interessato alle dinamiche interiori dell’anima e del reale più che ai loro aspetti naturalistici, alla commistione di tecniche e supporti piuttosto che alle logiche formali della tradizione, Munch è il travagliato portatore di una poetica drammatica e prepotentemente innovativa – un’avanguardia sconvolgente, d’incomparabile energia. La mostra e il catalogo presentano una rassegna di oltre 150 opere, tra disegni e materici dipinti a olio: l’unica antologica fuori dai confini della Norvegia compresa nelle celebrazioni ufficiali Munch 150, a commemorazione dell’inquieto artista in occasione dei centocinquanta anni dalla nascita. La ricostruzione della vasta autobiografia pittorica di un uomo nevrotico e alcolizzato, visionario e perfezionista, instabile e raffinato. Dell’artista che ha saputo, forse più d’ogni altro, dare un volto alle spettrali catastrofi della psiche moderna.