Siamo ai Bagni della Porretta negli anni cruciali del Concilio di Trento (1545-1563). Feudo dei Conti Ranuzzi di Bologna, posto nella via che unisce le città della Toscana con la sede della legazione pontificia, il borgo termale è punto d’incontro di dame, cavalieri, mercanti e fuorusciti fiorentini. Il sacerdote Leone Bartolini, ardente savonaroliano legato al convento domenicano di San Romano di Lucca, inizia un’esperienza religiosa che, attraverso la locale Compagnia del Santissimo Sacramento, coinvolge in un serrato itinerario di orazione mentale e ascesi individuale un gruppo di gentildonne bolognesi, mogli e madri, che aspirano a raggiungere la perfezione e la contemplazione mistica all’interno delle loro case, perseguendo i loro compiti quotidiani. Azioni e aspirazioni, affetti e affanni, difficoltà e successi si presentano con vivacità ai nostri occhi attraverso le pagine di un fitto carteggio che comprende oltre cento lettere scritte da donne: un documento eccezionale che ci introduce nell’interno delle case e nell’intimità delle coscienze rivelando aspetti concreti della cultura e vita religiosa delle donne del secolo XVI, quella fede stessa che gli storici deducono per lo più da scritture maschili o che fanno derivare da ipotesi interpretative difficilmente verificabili. Una vicenda apparentemente periferica e circoscritta dischiude allo sguardo dello storico un panorama variegato e complesso fino al cuore di quelle problematiche a forza rinchiuse negli schemi…