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Cronistoria semidotta di un vocabolo giocondo

di Poma, Arnoldo
Foligno: CB Edizioni, 2021
ISBN: 9788897644569

32,00 

Cronistoria semidotta di un vocabolo giocondo

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Cronistoria semidotta di un vocabolo giocondo

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Giovan Paolo Lomazzo, l’artista e critico d’arte lombardo, nel Trattato dell’Arte della pittura, scoltura et architettura edito nel 1584, scrive di due distinti ritratti di Leonardo di donne caratterizzate dal sorriso: la Gioconda e la Monna Lisa, di cui la prima “ornata a guisa di primavera”. L’esistenza di un dipinto denominato Gioconda molto probabilmente dallo stesso Leonardo, trova poi una legittimazione storica in un inventario notarile del 1525 concernente i beni toccati agli eredi di Gian Giacomo Caprotti, quel Salaì allievo e amico del Maestro di Vinci. Partendo da queste premesse Arnoldo Poma ha voluto dimostrare innanzitutto l’origine leonardesca della denominazione, che nulla ha che vedere con un possibile riferimento alla moglie di Francesco del Giocondo, quella Monna Lisa che (forse) ammiriamo nel ritratto del Louvre, ma attenga bensì al significato dato al vocabolo da Leonardo per designare la donna ritrattata. L’autore ha ripercorso le accezioni assunte dal vocabolo partendo dalla letteratura latina classica, ciceroniana, dove troviamo iucundus solo in funzione attiva (da iuvare), di cosa o persona gradita, cara alteri. Un significato poi ampliato nel latino cristiano biblico anche in funzione passiva: lieto, gioioso. Significato che grazie soprattutto a Sant’Agostino andò affermandosi su quello classico, e iucundus trovò una base etimologica da iocus (donde anche la modifica della grafia) e non più da iuvare, in Isidoro di Siviglia, e un’applicazione anche…

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