Le città delle nazioni : Livorno e i limiti del cosmopolitismo (1566-1834)
Le città delle nazioni : Livorno e i limiti del cosmopolitismo (1566-1834)
Si è insistito parecchio sul carattere cosmopolita e tollerante di Livorno senza mai avvertire il bisogno di giustificarlo, come se fosse un’ovvietà che non meriti commento. Nella storia della città spesso si è voluto vedere quasi una prefigurazione dell’odierno melting pot americano; e del resto, fu lo stesso Braudel ad accostare la dinamica sociale del portofranco a quella di tante città del nuovo mondo. Insomma, più moderna del moderno. Tra Cinque e Settecento Livorno sarebbe stata un laboratorio sociale d’avanguardia, da tenere nella debita considerazione per le molte anticipazioni che è dato scorgervi, e che oggi devono apparire ancora più illuminanti a chi le osserva tenendo i piedi piantati nella attuale fase di globalizzazione. È chiaro che una città simile dovesse essere naturalmente tollerante. Eppure, basta prestare ascolto alle voci che risuonano dagli impolverati documenti d’archivio per avvertire subito un senso di disagio.
- N° scheda: D0257053224
- ISBN-13: 9788867416301
- Città: Pisa
- Editore: Pisa University Press
- Anno: 2016
- Mese: Settembre
- Numero pagine: 419
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 24 cm
- Peso: 1409 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Scienze sociali; Storia d'Italia
- Articolo (L', Il, La, Lo, ...): Le
- Curatori: Addobbati, Andrea; Aglietti, Marcella