Caravaggio e il ritratto : dal Realismo lombardo al naturale romano
Caravaggio e il ritratto : dal Realismo lombardo al naturale romano
Parafrasando un verso famoso di Gertrude Stein, si potrebbe dire “un ritratto è un ritratto è un ritratto” : analogamente alla Legge dell’identità, le cose sono quelle che sono e non ne va alterata in alcun modo la loro intrinseca antura. Volendo essere più concreti, si può definire il ritratto come il duplicato più o meno fedele dell’aspetto di un individuo, realizzato seguendo il punto di vista dell’autore e i canoni estetici del momento in cui esso viene eseguito. Ciò vale anche per i ritratti dipinti da Michelangelo Merisi da Caravaggio, poiché il progredire degli studi ha consentito di superare l’idea suggestiva che, al pari di Minerva. egli sia uscito dalla testa di Giove completamente in armi o , come scrisse Giorgio Vasati dall’altro grande maestro caravaggino, Polidoro di Lombardia, non “fattosi per lungo studio, ma stato prodotto e creato dalla natura del pittore”. Roberto Longhi fu il primo a rifiutare questi romantici luoghi comuni poiché secondo lo studioso Michelangelo Merisi ebbe una “preistoria personale” ed essa, essendo quella di un artista, è “sempre un fatto di critica” non trascurabile. L’abbandono graduale del trito cliché che voleva Caravaggio dotato di una capacità espressiva connaturata e fin da subito formalmente perfetta, sta consentendo un esame più oggettivo del suo catalogo, dimostrando come la sua formidabile evoluzione artistica derivò dal talento naturale e parimenti da altri fattori non meno essenziali, quali lo studio dei maestri delle…
- N° scheda: D0567054841
- ISBN-13: 9788899680084
- Città: Roma
- Editore: Etgraphiae
- Anno: 2017
- Mese: Maggio
- Numero pagine: 162
- Illustrazioni: COL + B/N
- Dorso: 32 cm
- Peso: 1505 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
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