Buio in sala : architettura del cinema in Toscana

Firenze: Maschietto editore, 2017
Curatori: Caccia, Susanna; Giusti, Maria Adriana
ISBN: 9788888967806

33,00 

Buio in sala : architettura del cinema in Toscana

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Buio in sala : architettura del cinema in Toscana

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“Buio in sala introduce subito i contenuti di questo lavoro: architettura che si fa materia in virtù della luce, del passaggio light to dark. Ovvero non materia, ma sostanza metafisica. Architettura dinamica, in continua trasformazione. Potremmo aggiungere: Luci nella città. Quando il buio è in sala le luci del cinema illuminano la città, indicano il luogo e lo stretto legame che il cinema stabilisce col tessuto urbano, in termini fisici, simbolici, sociali. Dunque, il cinema come architettura strettamente legata all’oggetto della sua funzione, mediata dal dato bidimensionale, illusorio, effimero, ripetitivo. La ricerca, se si escludono alcuni contributi monografici, è questione rimossa dalla storiografia architettonica, per l’ambiguità stessa della denominazione: Cinema, (forma abbreviata di cinematografo) in lingua italiana esprime contenuto e contenente. Dall’arte di comporre e realizzare film con lo strumento (cinematografo) divulgato dai Lumière al luogo fisico in cui si proietta, si vede, si sogna, si gode il film. l’architettura si specializza con l’evoluzione stessa dello strumento filmico; attraversa lo storicismo e l’eclettismo, tributari della tradizione teatrale, la stagione delle avanguardie, l’affinamento tecnologico del dopoguerra. Un’architettura che oggi vive la crisi del suo stesso mezzo, che si decompone in multisale, si decentra in luoghi commerciali e periferici, si converte in funzioni nuove e, con questo, abdica al suo ruolo originario. Da qui nasce…

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