I banchetti degli imperatori romani

ISBN: 9788891325266
Collana: Studia archaeologica; 253

95,00 

I banchetti degli imperatori romani

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Si legge spesso, negli autori antichi, di banchetti allestiti in triclini familiari, dove si portavano cibi semplici, come lumache, lattughe o verdi cavoletti in un tegame annerito o una bianca puls con una saporita salsiccia ma non si legge, esplicitamente, come i cibi per i triclini imperiali, che venivano spesso portati da terre e mari lontani per soddisfare i gusti degli imperatori, fossero stati cucinati e presentati. Per essi era più importante soddisfare i desideri più stravaganti ma non abbiamo la descrizione dei banchetti, i cibi non li “vediamo” presentati sulle loro tavole. Sappiamo, però, che l’imperatore Adriano prediligeva un piatto particolare: il tetrafarmaco composto da un insieme di carni diverse. In realtà questo piatto era stato creato da Elio Vero, adottato da Adriano e che si chiamava pentafarmaco (per l’aggiunta di un altro componente). È un piatto, questo, che denota una creatività nell’accostamento di carni comunque ricercate che non l’avremmo certo trovata in epoca precedente quando nei triclini erano soprattutto presentati cibi non elaborati. È suggestivo pensare, allora, che questo piatto avesse avuto una base di creatività in qualche ricetta particolare, ideata da qualche cuoco particolare e leggere come Elio Vero tenesse sempre accanto al letto i libri di Apicio, oltre a quelli di Ovidio e di Marziale, dimostra come le ricette di Apicio non fossero state dimenticate. Quindi il famoso gastronomo di età tiberiana era ancora “presente” in età…

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