Fondato da don Giuseppe De Luca come raccolta di testi non ge­­nericamente religiosi ma significativi di un incontro dell’uomo con Dio, l’«Ar­chivio italiano per la storia della pietà» ha ri­preso a essere pub­blicato nel 1996 aprendosi a prospettive più ampie e non sol­tanto a quelle genericamente individuabili con la religione cat­tolica. Pub­blica saggi che indagano il rapporto che l’uomo ha con l’Assoluto comunque inteso, nel­le religioni monoteistiche come nelle altre religioni, dal­le epoche più re­mo­te fino ai giorni nostri. Numero monografico: Nel secondo volume della sua Historia de la Espiritualidad (1969), in riferimento alla scarsa conoscenza della storia spirituale e religiosa portoghese, Álvaro Huerga intitolava uno dei capitoli Portugal – terra ignota. Gli ultimi decenni del XX secolo e l’inizio del XXI, tuttavia, presentano un panorama investigativo molto diverso, che rende ormai del tutto inattuali le parole citate. Numerosi centri di ricerca e vari progetti, dedicati allo studio delle correnti spirituali e del sentimento religioso, alla letteratura edificante e alla storia della Chiesa, hanno gradualmente contribuito alla costruzione di un campo d’indagine che è molto progredito in aree così diverse, come la dimensione più istituzionale ed ecclesiologica, le pratiche devote, gli ordini religiosi, la promozione della santità, i culti e le devozioni. Il presente volume, focalizzato sull’Epoca Moderna, privilegia le relazioni esistenti tra spiritualità e corte, e mediante i vari studi proposti intende chiarire gli intrecci tra esistenza spirituale e temporale, sfera sacra e sfera politica, istituzioni e vita devota, pratiche sociali e religiose, che hanno caratterizzato il Regno di Portogallo tra XVI e XVIII secolo.