Questo numero della rivista Memorie Domenicane inquadra lo sviluppo dello Studium generale domenicano di Bologna all’interno di un periodo caratterizzato da grandi sconvolgimenti politici, da importanti sviluppi nella cultura e nell’arte e da vivaci controversie teologiche. Dal momento che quella fondazione significò l’inserimento di docenti dello Studium domenicano bolognese in una corporazione, in grado di rilasciare titoli validi anche al di fuori dell’Ordine in tutta la christianitas, la data segna uno spartiacque significativo anche nella storia di quello Studio. Questo il pretesto per analizzare anche il periodo successivo a partire dallo Scisma d’Occidente, insistendo sulle contingenze storiche e sulle figure di alcuni famosi personaggi dell’epoca fino ad arrivare alle soglie del Cinquecento. Emerge quindi la vicenda di uno Studium che, proprio per il contesto istituzionale e di politica culturale in cui si è realizzata a Bologna l’istituzione della facoltà di Teologia, non ha subito una concorrenza, ma piuttosto ha fornito la possibilità a molti dei docenti formati al suo interno di allargare la sfera di irraggiamento della loro attività, non più limitata al pur prestigioso sistema formativo interno dell’Ordine, ma estesa ad altre scuole e alla stessa facoltà delle Arti, a Bologna e altrove. Il movimento, tuttavia, non è stato solo dallo Studium verso l’esterno, ma anche in direzione opposta, così che pure i tomismi rinascimentali portano il segno di un confronto, seppur tutt’altro che facile, con la cultura umanistica.