Curato come i precedenti da mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro- Squillace, le terre in cui visse e operò il senatore e letterato romano fondatore attorno al 554 del monastero di Vivarium, tutt’ora operante, il libro contiene i commenti ai ventitré salmi dell’Expositio Psalmorum. Il titolo tiene conto di una verità molto cara a Cassiodoro: la lode al Signore è davvero l’opus Dei, ed è in un certo senso quasi un’anticipazione del paradiso; essa, però, va cantata soprattutto “con la cetra della vita”. Nell’Expositio Psalmorum Cassiodoro scopre con disarmante facilità il senso cristologico: secondo lui, anzi, è il Signore stesso che parla in molti salmi. Ed è di pari evidenza per Cassiodoro la lettura del senso ecclesiologico, anche perché la Chiesa è un tutt’uno con il suo Sposo. E non è per nulla trascurato il senso anagogico, sapendo che essa avrà la sua pienezza alla fine dei tempi, quando sarà la Gerusalemme celeste.