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Sociabilità e relazioni femminili nell’Europa moderna : temi e saggi

Milano: Franco Angeli Editore, 2013
Curators: Levati, Stefano
ISBN: 9788820435714

40,00 

Sociabilità e relazioni femminili nell’Europa moderna : temi e saggi

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Sociabilità e relazioni femminili nell’Europa moderna : temi e saggi

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Il volume raccoglie undici saggi di Elena Brambilla legati tra loro da un filo “socievole”: quello delle forme in cui donne e uomini si associarono nel passato (nell’età moderna, dalla fine del Quattrocento al primo Ottocento) tenendosi compagnia: ora per motivi istituzionali di affinità lavorativa o rituale – associazioni di mestiere, confraternite, società di vicinato; ora per motivi di passatempo, ora nelle compagnie di giovani organizzatori di feste, ed ora nei salotti, dove si affiancava ai giochi di tarocchi la conversazione elegante e la cultura letteraria. Una carrellata su questi modi multiformi d’associazione la offre il saggio d’apertura, Sociabilità e opinione pubblica nell’Europa moderna. I dettagli di questa “sociabilità” tra uomini e donne – in particolare donne – sono poi seguiti mediante vari esempi. Si analizza il mutare del ruolo di donne e uomini nella chiesa e nella filosofia – dalle controversie seguite al bando degli sponsali a favore del matrimonio in chiesa, alla riflessione settecentesca sulla contraddizione tra eguaglianza umana e disuguaglianza femminile. Si periodizza la vicenda delle “conversazioni” e dei salons d’intrattenimento e d’ingegno; si seguono i dibattiti sulle serate della buona società quando si aprirono alle dame sposate coi loro “cicisbei”. Si seguono casi quotidiani d’avventura e cambiamento: dalla vita delle monache tra clausura e indulgenza, alla scoperta medica e sociale della “sensibilità” femminile nel settecento; dal codice dell’onore familiare che emerge dalla vicenda di una bambina di dubbia nascita, contesa tra famiglia di sangue italiana e famiglia d’affetto inglese, alla lettura di carteggi d’amore e d’amicizia, come quello tra Vincenzo Monti con le sue dame “letterate”. Ne emerge un’analisi quasi cordiale dei rapporti “di genere”, presentati senza ambizioni teoriche in una serie di quadri e momenti di ravvicinata e vivace sensibilità.

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