Il progetto editoriale prevedeva di trattare il periodo zarista e quello sovietico della Russia nel loro divenire storico intrecciato all’emissione di monete, banconote, medaglie, ordini cavallereschi e dopo l’uscita, nell’agosto 2021, del volume La Russia degli Zar, il prosieguo non poteva non chiamarsi che La Russia dei Soviet. La storia politica e della circolazione monetaria compresa in questo libro va dal 1917 al 1991. La Russia zarista ovviamente non c’era più, l’impero si era dissolto e sulle sue ceneri sorsero realtà statali distinte tra cui la Repubblica Socialista Sovietica Federativa Russa che durò dal 7 novembre 1917 al 29 dicembre 1922. Ma già il giorno dopo, il 30 dicembre, la Repubblica sovietica russa, la Repubblica sovietica ucraina, la Repubblica sovietica bielorussa e la Confederazione del Caucaso del nord proclamarono la costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Ne consegue che la Russia propriamente detta non fu più uno stato a sé ma solo parte, anche se la più importante, di qualcosa di più grande. Tuttavia, nel linguaggio parlato e nell’immaginario collettivo si è continuato ad usare la parola Russia anche come sinonimo di Unione Sovietica e, nel dare il titolo a questo libro, si è pensato di seguire questa strada in quanto forse di più immediata comprensione, soprattutto per chi non ha vissuto gli anni dell’Unione Sovietica, scioltasi il 26 dicembre 1991.