Il volume ricostruisce la storia delle biblioteche private veronesi e della circolazione libraria nella prima metà del Quattrocento a Verona. Il lavoro si basa sullo spoglio e l’analisi di 873 antichi inventari, conservati presso l’Archivio di Stato di Verona nel fondo Istrumenti dell’Antico Ufficio del Registro. La ricerca ha evidenziato 85 inventari con item di libri, di cui si dà l’edizione, assieme ad altri documenti archivistici (testamenti, sentenze di compravendita, transazioni ecc.) in un corpus di 113 documenti. La prima parte del volume descrive il fondo archivistico e le tipologie documentarie. Si presentano le molteplici raccolte librarie appartenute a esponenti della nobiltà, giuristi, notai, medici, professori, maestri, mercanti e artigiani. Un capitolo è dedicato ai libri e alle biblioteche delle donne. Nella seconda parte viene data l’edizione di tutti i documenti secondo l’ordine cronologico e per possessori, organizzati in schede, le quali riportano i seguenti elementi identificativi: nome del possessore, data cronica e topica, regesto, elenco dei testimoni e dei notai, indicazione del fondo archivistico e l’eventuale bibliografia, l’edizione dei documenti e l’identificazione degli autori o delle opere citate negli item, un catalogo sulla circolazione dei libri e dei loro lettori. I testimoni e i notai degli inventari e dei documenti d’archivio delineano un quadro dei rapporti tra le famiglie, utile ad una ricostruzione storico-culturale al fine di fare luce sull’entourage del proprietario della raccolta libraria e sui suoi legami culturali e sociali con Verona.