L’ avvicinarsi della ricorrenza del trecentesimo anno di nascita di Carlo Magini (1720-2020), data la sua riconosciuta importanza nel panorama storico artistico e nel milieu culturale internazionale, italiano e fanese per il genere pittorico della natura morta, aveva creato fin dagli inizi di questo secondo decennio una aspettativa intensa e consapevole in diversi rappresentanti degli Organi della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano. Arrivato alla guida della Fondazione lo scorso anno, impressionato dall’importanza del programma culturale, posta la presenza di tredici tele maginiane di natura morta di proprietà della Fondazione stessa acquisite negli anni dal 1983 al 2007 e ben consapevole della grande e stupenda monografia – l’unica esistente sul pittore fanese – realizzata dalla Cassa di Risparmio di Fano nel 1990 ad opera di Pietro Zampetti con l’aiuto di Rodolfo Battistini, Bonita Cleri e Giuseppe Cucco, mi sono da subito attivato perché tale progetto potesse avere seguito ed andare in porto in questo prestabilito anno 2020. I tremendi eventi abbattutisi sul mondo intero dal mese di febbraio hanno portato a determinare una alterazione della percezione culturale di città come Fano, pur cariche di storia e arte, cosicché eventi proponenti grandi mostre avrebbero rischiato di sfuggire all’attenzione generale o rimanere fuori circuitazione per esagerati timori.Queste considerazioni hanno indotto la nostra Fondazione, dopo intensa e dolorosa meditazione, ad una realistica…