Flora Vezzani alias Orsola Nemi (Firenze, 11 giugno 1903 – La Spezia, 8 febbraio 1985) è stata una prolifica scrittrice e traduttrice italiana. Trasferitasi bambina alla Spezia con la famiglia – il padre, ufficiale di fanteria, morì sul Carso nel giorno di Sant’Orsola dell’ottobre 1915 – Nemi vi rimase sino al 1940, salvo gli anni trascorsi (fino al 1918) a Badia a Ripoli, nel collegio delle Suore Belghe. Dopo un periodo speso tra Recco, nella casa-torre di Henry Furst, conosciuto nel 1939, e la redazione milanese dell’editore Bompiani, si trasferì a Roma al seguito dell’editore Longanesi. Al rientro di Furst dagli Stati Uniti nel 1945, la coppia riprese la convivenza prima a Recco, poi a Cervo, trascorrendo gli inverni a Roma e le estati in Riviera, finché nei primi anni ‘50 Orsola si stabilì con Henry alla Spezia, in una villa nella frazione di San Bartolomeo, dove rimase fino alla morte. Grazie a Furst, Nemi incontrò alla Spezia nel 1939 Eugenio Montale, che fece pubblicare alcune sue poesie su “Letteratura”, poi stampate nella silloge Cronaca da Bompiani nel 1942. Del 1955 è il romanzo Rotta a nord; nel 1961 pubblica, per il centenario dell’Unità d’Italia, il testo teatrale Camicie Rosse; nel 1965 esce il romanzo Le signore Barabbino. Autrice proteiforme di romanzi ascrivibili a vari generi (storico, gotico-fantastico, d’avventura), di racconti, favole e saggi, svolse una imponente attività di traduttrice (fra gli altri, Baudelaire, Flaubert, Saint-Simon), collaborò a…