“Il viaggio nell’Umbria contemporanea intrapreso da Paolo Belardi insieme alla sua équipe di ricera muove dall’intento dichiarato di cercare i caratteri di una nuova identità di questa terra. Un’identità contrassegnata da un codice genetico moderno che è fatto di precarietà costruttiva e di architettura effimera, di dissonanze col paesaggio, di indifferenza o contrapposizione alle forme e al tessuto consolidato della città. Novecento Architettura Umbria è un percosro sofferto all’interno di un patrimonio fragile e controverso, che – nel triplice registro delle biografie, delle opere e dei temi – apre nuovi scenari di ricerca e offre spunti di riflessione sul ruolo sempre più marginale dell’architettura nella società contemporanea.”