Questo volume che si presenta quale primo appuntamento per la catalogazione organica dell’opera pittorica di Trento Longaretti vuole essere anzitutto un omaggio affettuoso e insieme una felicitazione beneaugurante per un poeta sognatore che con noncurante serenità travalica l’asticella della scadenza secolare, continuando ad inseguire fantasmi variopinti, echi trepidi di poesia. L’impresa della registrazione esaustiva di una attività pluridecennale, nonostante il pondus non indifferente di oltre un migliaio di elementi, si prospetta ragionevolmente quale avvio di un progetto in progress su tempi lunghi come primo numero di una serie che richiederà qualche anno di lavoro per via della consistenza eccezionale dei preliminari di inventariazione e della conseguente laboriosità di documentazione sia archivistica sia iconografica; anche per la forte parcellizzazione del collezionismo relativo a questo tipo di opere, connotato da una motivazione squisitamente amatoriale, di stampo popolare si vorrebbe dire, per sua natura meno facilmente certificabile secondo i paradigmi della filologia scolastica, delle sollecitazioni commerciali ed anche della protezione giuridica.