Liriche da un deserto.
Liriche da un deserto.
PREFAZIONE di Valerio Peracchi Se la poesia, ai giorni nostri, può solo essere “una poesia onesta” (come soleva ripetere il mio docente di Letteratura Italiana), scevra da quegli infimi interessi che molto spesso la circondano, come illusorie proposte di pubblicazione per giovani esordienti, come premiucoli letterari ch’eppure continuano a fiorire su tutto il territorio nazionale, ecco ch’invero, incontrando Cosimo Pirisi, assale veemente la voglia di gridare che tutto questo non può essere vero, che è solo una mistificazione distorta di come presumiamo di leggere per surrettizia una realtà molto più semplice di come la immaginiamo… forse in mala fede? No!, non è mala fede: vi sono miasmi di una strisciante e indefettibile corruptio, intesa nell’accezione prima del termine. Probabilmente, criticonzoli presuntuosetti, con tanto di “forbice censoria” in mano, ora dieranno che il suo linguaggio è un linguaggio desueto e quindi non degno di collocarsi all’interno di questo nuovo ventunesimo secolo, omniavanguardistico. Ma cosa è degno di collocarsi, in questo nostro tempo “letterario”, che – io affermo – allora, sembra essere un “non tempo”? Perché, se i premi letterari straboccano e rifioriscono, non altrettanto abbiamo una classe, una corrente di pensiero predominante, di poeti “veri”? Soltanto una qualche voce, sparsa qua e là, sul territorio nazionale, che non sogna di unirsi alle altre voci, perché troppo persa nella proprio adamantina “turris eburnea”. Vi è evidentemente qualche cosa che impedisce al cerchio di quadrare! La poesia di Cosimo Pirisi, non solo è onesta, è anche vera e profonda, vera se il “male di vivere” che traspare dalle sue liriche gli fa etichettare la sua terra d’origine un “deserto”, deserto nel quale si muove con parole auliche, forse proprio per evidenziare l’asimmetria dei fondali, dove, ogni tanto, affonda una lama affilata, attraverso l’uso di un funambolico enjamblement, attraverso i suoi lemmi più cari che non disdegna di reiterarci, col coraggio del montaliano “tu” – tu chi?… tu lettore o qualcuno a cui l’autore pensa? – per dirci che in fondo questa poesia è solamente frutto della sua esperienza d’uomo in caduco volo di un Icaro, cosciente che le sue ali arsureranno (mi sia concessa la licenza) di fronte alla luminosità del sole, unica vera luce di questo deserto universale. Un altro poeta che si affaccia prepotentemente alla ribalta della poesia nazionale: una poesia molto valida, che si riallaccia a quella dei grandi poeti italiani, con lemmi e assonanze, ma originalissima nei contenuti di grande profondità. Vincitore del Premio “Elsa Morante” – seconda edizione
- N° scheda: D0019000131
- ISBN-13: 8887431256
- Authors: Pirisi, Cosimo
- City: Roma
- Publisher: Proposte Editoriali
- Year: 2002
- Month: April
- Necklace title: La Poesia
- Necklace number: 3
- Number of pages: 56
- Illustrations: COL + B/W
- Dorso: 21 cm
- Peso: 090 gr
- Country: Italy
- Language: Italian
- Condition: New
- Type of publication: Monograph
- Dewey Classifications: Italian poetry